Linea vita è un termine che ha iniziato a diffondersi in Italia ormai da più di dieci anni. Da quando le prime leggi ed i primi regolamenti locali hanno introdotto l’obbligo di installare sui tetti, di dispositivi permanenti a garanzia della sicurezza durante i successivi lavori in quota.
Con i termini “Linea vita” viene comunemente identificato l’insieme dei dispositivi di ancoraggio utilizzati per la sicurezza degli operatori contro le cadute dall’alto. I dispositivi di ancoraggio sono solitamente in acciaio, in alluminio o in materiali tessili come il polipropilene, possono essere fissi o removibili, monoutente o progettati per permettere a più operatori di collegarvisi contemporaneamente.
Questo sistema oltre ad essere utilizzato sulle coperture viene utilizzato anche nei cantieri per altri tipi di lavori in quota o dove vi sia un reale pericolo di caduta (es. nella realizzazione di ponti, viadotti…).
Le linee vita per tetti vengono generalmente installate per la realizzazione del tetto ma vengono poi lasciate in opera al fine di permettere di eseguire in sicurezza anche i successivi interventi di ispezione e manutenzione ordinaria.
La crescente attenzione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, unita all’obbligatorietà imposta dal D. Lgs 81/2008 di proteggere contro le cadute dall’alto tutte le lavorazioni eseguite sopra i 2 metri di altezza (calcolata dal piano stabile), ha portato molti comitati regionali a legiferare in materia sicurezza, creando una normativa linea vita ad hoc per ogni regione italiana.
In quali regioni vige l’obbligo della Linea Vita?
L’obbligo della Linea Vita, ovvero della protezione contro le cadute dall’alto, è esteso in tutto il territorio italiano, secondo il D. Lgs. 81/2008, indipendentemente dalle normative regionali sulla Linea Vita, le quali impongono l’ulteriore onere di presentare un progetto di impianto anticaduta per il ritiro dell’onere abilitativo.
In particolare le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Umbria, Veneto e Campania, con leggi e decreti regionali, impongono l’obbligo della Linea Vita, ovvero di presentare un progetto di impianto anticaduta permanente, eseguito da un tecnico abilitato, per ritirare oneri abilitativi, quali concessione edilizia, SCIA.
In queste regioni, i progetti relativi agli interventi edilizi che riguardano nuove costruzioni o edifici esistenti, nonché l’istallazione di impianti tecnologici in coperture (come gli impianti fotovoltaici e i solari termici) devono prevedere, nella documentazione allegata alla richiesta relativa al titolo abilitativo o alla denuncia d’inizio attività, idonee misure preventive e protettive che consentano l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.