
L’impermeabilizzazione di una copertura piana è un intervento fondamentale per prevenire infiltrazioni d’acqua e garantire la durabilità del tetto. La copertura piana è particolarmente suscettibile a problemi di impermeabilità, quindi è essenziale utilizzare materiali e tecniche adeguate per proteggere la struttura sottostante. Ecco i passaggi principali per eseguire un’impermeabilizzazione efficace di una copertura piana:
1. Preparazione della superficie
- Pulizia della superficie: Prima di applicare qualsiasi materiale impermeabilizzante, la superficie della copertura deve essere ben pulita. Rimuovi eventuali detriti, foglie, polvere, muschio, sporco, e sostanze grasse che potrebbero compromettere l’adesione dei materiali impermeabilizzanti.
- Controllo dello stato della copertura: Verifica che non ci siano danni evidenti alla struttura della copertura, come crepe o buchi. Eventuali danni devono essere riparati prima di procedere.
2. Riparazione di eventuali crepe e danni
- Ripristino della superficie: Se ci sono crepe o fessure nel massetto, queste vanno riparate. Puoi utilizzare malte specifiche per la riparazione delle superfici in calcestruzzo o cemento. Assicurati che la superficie sia uniforme e priva di discontinuità che potrebbero compromettere l’impermeabilizzazione.
- Trattamento dei punti critici: Se la copertura presenta eventuali giunti o zone di transizione (come quelli intorno a camini, antenne, griglie di aerazione, ecc.), queste devono essere sigillate con appositi materiali impermeabilizzanti.
3. Scelta del sistema di impermeabilizzazione
Esistono diversi sistemi di impermeabilizzazione per coperture piane. La scelta dipende dalle esigenze specifiche della copertura, dalle condizioni climatiche e dalle normative locali. I principali sistemi sono:
a) Impermeabilizzazione con membrane bituminose
- Membrane bituminose autoadesive: Si tratta di rotoli di materiale bituminoso che si applicano direttamente sulla superficie del tetto. Queste membrane sono auto-adesive e vengono posate a caldo o freddo, garantendo una buona resistenza all’acqua e agli agenti atmosferici.
- Membrane bituminose con saldatura: Se non si utilizza una versione autoadesiva, si può utilizzare una fiamma per saldare le membrane bituminose. Questa operazione deve essere eseguita con attenzione per evitare danni e per garantire un’aderenza ottimale.
b) Impermeabilizzazione con guaine liquide (polimeriche)
- Guaine liquide poliuretaniche o acriliche: Questi materiali vengono applicati sotto forma di vernice liquida e si solidificano per formare una pellicola impermeabile. Sono adatti per coperture piane, anche in caso di geometrie complesse. Sono particolarmente indicati in ambienti residenziali o in situazioni in cui non è possibile posare membrane bituminose.
- Applicazione: La guaina viene stesa in più strati, generalmente due o tre, utilizzando un rullo o una spatola. Ogni strato deve essere ben asciutto prima di procedere con l’applicazione del successivo.
c) Impermeabilizzazione con membrane in PVC o EPDM
- Membrane in PVC: Le membrane in PVC sono una scelta valida per coperture piane, in quanto sono molto resistenti e durevoli. Vengono posate tramite saldatura a caldo, formando una superficie completamente impermeabile.
- Membrane in EPDM: L’EPDM è un materiale gommoso elastico, utilizzato in particolar modo per la sua resistenza ai raggi UV e alle condizioni atmosferiche. Le membrane in EPDM sono spesso utilizzate per coperture con grandi superfici piane.
4. Posa del sistema impermeabilizzante
- Applicazione delle membrane: Se si utilizzano membrane bituminose, stendi il materiale sopra la superficie della copertura, sovrapponendo le strisce di almeno 10-15 cm. Utilizza un saldatore a fiamma o un attrezzo adatto per far aderire bene il materiale e sigillare le giunture.
- Applicazione delle guaine liquide: Se si utilizza una guaina liquida, applicala uniformemente con un rullo o una spatola, prestando attenzione a non lasciare bolle d’aria o accumuli irregolari. Lascia asciugare il primo strato prima di applicare il secondo strato.
5. Finitura e sigillatura
- Trattamento dei giunti e dei bordi: I bordi della copertura e le aree critiche, come intorno a camini, condotti di ventilazione o canali di scarico, devono essere trattate con sigillanti specifici, come mastici o guaine, per garantire una protezione completa contro l’umidità.
- Verifica delle sovrapposizioni: Controlla che tutte le sovrapposizioni tra le membrane siano correttamente sigillate e che non ci siano fessure o vuoti.
- Protezione finale: In alcuni casi, può essere necessario applicare uno strato protettivo sopra il materiale impermeabilizzante, come una protezione in sabbia o in ghiaia, per evitare danni causati dai raggi UV o dal traffico.
6. Controllo finale
- Verifica della tenuta: Dopo aver completato l’impermeabilizzazione, è importante fare un test di tenuta, simulando una pioggia o utilizzando un sistema di innaffiamento per controllare che non ci siano perdite d’acqua.
- Manutenzione periodica: Un altro aspetto cruciale per l’impermeabilizzazione delle coperture piane è la manutenzione. Esegui ispezioni regolari per verificare eventuali danni o deterioramenti e intervieni tempestivamente.
L’impermeabilizzazione di una copertura piana ben realizzata garantisce una protezione duratura contro infiltrazioni, migliorando la sicurezza e la durata dell’edificio.