Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni

Il Centro Studi di Assimpredil Ance ha pubblicato la tredicesima edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza.
Il Rapporto ha l’obiettivo di delineare i fenomeni che si manifestano sul mercato e le prospettive future in una fase che rimane complessa del ciclo economico.

Il documento vuole analizzare il settore delle costruzioni su diversi fronti, mercato privato e mercato pubblico, concentrandosi sui territori della Città Metropolitana di Milano e sulle Province di Lodi e di Monza e Brianza.

I dati presenti nel Rapporto mostrano come l’economia italiana, seppur in rallentamento rispetto agli anni precedenti, continua a mostrare una capacità di tenuta e resilienza rispetto ad un quadro di rallentamento dell’economia globale, di persistenti tensioni geopolitiche sempre più estese e di una politica monetaria restrittiva adottata finora dalla BCE.

Per gli investimenti in costruzioni il 2023 si chiude con un dato ancora positivo, seppur in rallentamento rispetto alla straordinaria crescita degli anni precedenti.

Nel 2024 si assisterà anche in questi territori ad un cambio di ciclo per il settore delle costruzioni. Verranno meno i volumi di investimenti nella qualificazione del patrimonio residenziale e sarà interessante verificare se la rilevante crescita degli importi dei bandi e delle procedure di gara per la realizzazione di infrastrutture riuscirà a tradursi in investimenti reali.

Vedi Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza.

Approvato il nuovo Codice degli Appalti D.Lgs. 36/2023

Approvato il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023), in vigore da aprile 2023: le novità su appalto integrato e bandi senza gara.
Il nuovo Codice degli appalti pubblici è realtà; 229 articoli e 36 allegati con un unico obiettivo: semplificare la procedura esistente.

Si è concluso l’iter di approvazione del Codice degli appalti pubblici, il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo “in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”.

L’approvazione è uno step necessario per adempiere agli obblighi del PNRR e ricevere i 19 miliardi di euro chiesti dall’Italia.

La riforma della disciplina degli appalti si basa su tre cardini:

  • il “principio del risultato”, quindi favorire l’esecuzione dei contratti con tempestività e con il miglior rapporto qualità-prezzo;
  • il “principio della fiducia” tra privati e Pubblica amministrazione verso procedure legittime e trasparenti;
  • la salvaguardia del “made in Italy”, tra i criteri di valutazione dell’offerta sono previsti dei meccanismi per tutelare le forniture italiane ed europee dalla concorrenza sleale di Paesi terzi.

In sintesi, le novità più importanti riguardano:

  • la creazione di una Banca Dati Nazionale dei contratti pubblici dal primo gennaio 2024;
  • le deroghe per i cantieri;
  • la liberalizzazione degli appalti sotto soglia;
  • l’appalto integrato.

Nuovo codice appalti (D.Lgs. 36/2023): il testo da scaricare e le novità

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